martedì 28 dicembre 2010

BLOG-SCIENCE: Il terremoto di Messina e Reggio del 1908




Era un freddo Dicembre di 102 anni fa esatti quando la terra tremò sulle coste calabresi e siciliane. Era il 28 Dicembre.

Ore 05.21

venerdì 24 dicembre 2010

Buone Feste!




Alla vigilia di Natale, ne approfitto per augurare buon Natale a tutti

Un augurio anche da Chicago Bulls

giovedì 23 dicembre 2010

Un "mostro" di nome Blake



Quando nel 2009 i Los Angeles Clippers ebbero la fortuna di vincere la lottery, un solo nome risuonava in California : Blake Griffin.
Nato ad Oklahoma City il 16/03/1989, Blake dimostra subito un atletismo fuori dalla norma e fin dal suo primo anno NCAA mette in mostra quelle che sono le sue doti,

domenica 19 dicembre 2010

BLOG-SCIENCE : La bomba Termobarica( Foto+ video)

Oggi dopo aver pubblicato per intero un mio racconto, voglio aprire una nuova rubrica
tratterò degli argomenti scientifici e non, curiosità su tutto ciò che esiste nel mondo, materiale e non

Inizierò con un argomento non bello e potenzialmente letale per l' umanità, un arma in grado mettere a serio rischio la vita di milioni di persone: LA BOMBA TERMOBARICA.

martedì 7 dicembre 2010

The Game - part 2


3
DAY 2
Le 24 ore erano praticamente passate tra discussioni futili, proposte di fuga, incitamenti al suicidio e tentativi inutili di scoprire chi fosse l’ intruso. Non si giunse ad una conclusione. C’ era chi voleva eliminare il vecchio barbone inutile alla società, chi il depresso sull’ orlo del suicidio, chi voleva la testa dei due padri di famiglia e chi far fuori il condannato a morte Jonas. Ognuno si accusava a vicenda. “Basta, è inutile discutere ancora, le ore sono passate e non abbiamo risolto niente, aspettiamo nuove direttive, probabilmente uno di noi verrà mandato a casa” disse Dean.

sabato 4 dicembre 2010

The Game

dopo un mese di inattività, pubblico il mio secondo racconto
è un pochino lungo e quindi lo divido in 2 parti



The Game
13/04/2011 – Chicago, Illinois
Dean Winchester  era in piedi davanti allo specchio. Il volto vistosamente trasandato , occhiaie grandi come buchi neri, occhi rossi fuoco. Se ne stava li a fissare lo specchio, a fissare la sua immagine “decomposta”. Portò la pistola alla tempia, “lo faccio e basta, solo un attimo e sarà tutto finito…” . Il campanello suonò, due volte.  Dean sospirò, abbasso l’ arma, si sciacquò il volto e decise di andare a controllare chi mai fosse. Aprì la porta ma non c’ era nessuno, il corridoio vuoto , deserto. Fu sul punto di richiudersi dentro quando vide sul tappetino d’ ingresso una lettera senza mittente, la aprì….
Stesso giorno , Roma, Italia
Era una famiglia felice, non mancava nulla, soldi, salute,armonia. Giovanni Desio aveva tutto quello che ogni uomo può sognare, una bella moglie e dei bei figli, ma qualcosa non lo soddisfaceva del tutto, voleva una nuova emozione, un nuovo brivido, qualcosa di forte e ciò che lesse nella lettera spedita senza nome, lo esaltò . Ma poteva crederci?

giovedì 28 ottobre 2010

Buona la seconda !

Dopo l' inattesa(ma anche no) sconfitta nell' opener contro i Boston Celtics, gli Heat si riprendono vincendo in scioltezza il back to back di Philadelphia.
Partita mai in discussione, avanti dal primo all' ultimo minuto e giocata con le marcie basse. Il classico compitino senza strafare. Si arriva anche ad un vantaggio massimo di 25 punti.
Il 4/4 è puro garbage cin gli Heat che non scendono in campo lasciando tiri facili ai Sixers permettendogli di ricucire il passivo e rendere meno amaro il punteggio.
Ritrovato Wade che dopo la pessima prestazione di Boston, ne segna 30. Si ferma a 16 James con ben 8 turnover. Buon contributo anche di Bosh e di un infallibile James Jones, ben 6 triple!.

Aspetti positivi:

- Back to Back gestito alla grande per essere ancora alla seconda partita della stagione
- Ritrovato Wade
- I tre cercano di trovarsi per ottenere la giusta chimica
- Jones fa quello per cui viene pagato

Aspetti negativi

- Joel Anthony è al momento inadeguato a giocare da starter
- Meccanismi ancora chiaramente inceppati
- Troppe palle perse

Domani arrivano i temibili Magic per il derby che segnerà l' esordio casalingo. Una W sarebbe importantissima.

Negli altri campi da segnalare:

mercoledì 27 ottobre 2010

Esordio amaro per i Big Three

Inizia con una sconfitta la stagione dei Miami Heat del trio delle meraviglie, sconfitti e umiliati per gran parte della partita.
Pronti via, i vechhietti in verde dimostrano di non essere disposti a stendere il tappeto rosso ai tre di Miami e lo stesso SHAQ appare in forma e motivato come non mai.
Gli Heat soffrono terribilmente nella propria area, schiacciati dallo strapotere fisico di Garnett e degli altri lunghi dei Celtics ma soprattutto non riesco ad esprimere un gioco offensivo degno di una squadra NBA.
Si va di isolamenti e jumper senza ritmo, risultato? Boston arriva a + 18 chiudendo il primo tempo sul più 15 e tenendo i big three a 9 punti nel primo quarto eguagliando uno dei record storici della NBA risalente agli anni 50.
Il secondo tempo prosegue sullo stesso andazzo del primo. Verdi sempre in controllo con la doppia cifra di vantaggio e una dimostrazione di organizzazione da squadra da titolo . Gli Heat sono nel pallone, aumentano le palle perse e gli errori, Bosh non è pervenuto, Wade non c' è. L' orgoglio di James permette però sul finire di 3/4 di portarsi addirittura a -6, un lusso visto l' andamento della partita.

Celtics che però allungano ancora a metà 4/4 dando quella che sembra la spallata definitiva alla partita ma una tripla di Wade ed un Lay up del 6 portano la squadra della Florida a -3 con un minuto e passa da giocare.
Rimessa Celtics, movimento sulla linea di fondo di Ray Allen che si smarca sull' angolo piazzando la bomba che stronca le speranze di rimonta degli Heat. La partita finisce 88-80.

Da tifoso non sono ovviamente contento della sconfitta ma voglio guardare ai lati positivi:

- Wade appena rientrato e alla prima con i suoi compagni
- Wade e Bosh non tireranno sempre così male, e prenderanno il ritmo perso durante lì estate
- La difesa ha comunque tenuto sotto i 90 gli avversari
- La squadra ha rimontato da meno 19 una partita al TD Garden giocando con i piedi
- Peggio non si può giocare

stanotte si va in scena nel back to back a Philadelphia, sarà un Must Win

sabato 23 ottobre 2010

Consiglio del giorno : Liar Game



Quando si legge qualcosa, si spera sempre che non ci si addormenti dopo poche righe. Ecco, con Liar Game questo non succede.

Stiamo parlando di un manga che per certi versi ricorda il celebre Death Note, fatto di ragionamenti ed escamotage per non farsi scoprire. La trama di questo Liar Game è però completamente diversa

Nao Kanzaki riceve una misteriosa lettera che la invita a partecipare ad un gioco, il liar game, in ballo ci sono 100ML di Yen, sarà l'inizio di un incubo psicologico in cui la povera ragazza cercherà di uscirne fuori grazie all' aiuto di un ex truffatore, tale Shinichi Akiyame. Inizieranno così una serie di round in cui diversi partecipanti si sfideranno per la conquista del bottino. Chi perde si ritroverà con milioni di debiti o senza la vita.......



consiglio a tutti di dargli un' occhiata, per INFO contattatemi pure

domenica 17 ottobre 2010

Catania - Napoli 1- 1

Finita da circa mezz' ora la partita tra i catanesi e il Napoli
che dire, ogni qual volta si gioca a Catania son dolori. Dolori perchè la squadra non riesce ad esprimersi, non riesce a giocare come sa, lasciando il campo agli avversari. Rimane così un mezzo tabù espugnare il Massimino.
La cosa che però oggi non mi è piaciuta(oltre l' atteggiamento) è la difficoltà, tra l altro già notata in diverse circostanze, di subire in ogni situazione di calcio piazzato. Ogni palla inattiva crea un pericolo, ad ogni palla inattiva si rischia di prendere gol. Così non va assolutamente!

Altro dato importante da evidenziare è il fatto che non si vince se non si segna almeno due gol, questo perchè si subisce molto a causa di una campagna acquisti deficitaria nel reparto difensivo. Lunedì contro il Milan mancherà anche Cannavaro espulso oggi per un' entrata irruenta su Ricchiuti, il sostituto sarà probabilmente Cribari che fino ad ora si è messo in mostra per un errore gorssolano sul gol di Parolo(Cesena) e per un autogol in Romania. Speriamo di non dover assistere al "non c'è due senza tre"!

Importante invece si conferma la presenza di un De Sanctis straordinario, ad oggi il più in forma in Italia.
Queste le mie pagelle :

sabato 16 ottobre 2010

Il diavolo nel cervello

Ecco uno dei miei primi racconti che pubblico


Tutto cominciò la notte del 15 gennaio, da allora sono passati circa 60 giorni e ancora non mi rendo conto di come ciò si potuto accadere proprio a me, proprio io che ho sempre condotto una vita pulita, non ho mai trasgredito , proprio io che adoro la famiglia più di chiunque altro al mondo, proprio con me il diavolo doveva divertirsi?

Quella notte il mal di testa era qualcosa di insopportabile, non riuscivo a prendere sonno, o meglio, mi svegliai nel bel mezzo della notte a causa di una tremenda emicrania e non riuscì più a riaddormentarmi. Il dolore era lancinante, mi bucava il cervello, era come se avessi una lama dentro al cranio, pulsava, sentivo il cervello battere. Mi iniziai a preoccupare,

giovedì 14 ottobre 2010

Vi racconto : Michael Beasley

non potevo non inaugurare il blog con uno dei miei giocatori favoriti
buona lettura


Michael Beasley : Storia di un ragazzo difficile


Quando nell’ “ormai lontano” 2008 i Miami Heat si ritrovarono con il record peggiore della storia della franchigia eguagliato (15-67), c’ era grande delusione per aver gettato al vento in maniera assurda una stagione nata con le acquisizioni di Rickie Davis e Mark Blount e continuata con i gravi infortuni dell’ intera squadra, prima O’Neal, poi Wade e infine Marion. Non meno delusa era la tifoseria per lo  sciagurato spettacolo al quale dovevano assistere con un all star D League a scendere in campo a prendere pallonate da chiunque.
C’ era però una fiammella, una speranza, non tutto il male viene per nuocere dopotutto. La speranza era data dal draft 2008, in particolare da due straordinari prospetti: Derrick Rose, prodotto di Memphis e nativo di Chicago e Michael Beasley da Kansas State. Quando poi la draft lottery assegno a Miami la 2° scelta, tutte le attenzioni si concentrarono sul prodotto nativo del Maryland vista la scontata scelta di Chicago di draftare il prodotto di casa.
Michael chiuse la stagione al college con cifre da capogiro : 25,7 punti a partita e 12,6 rimbalzi stabilendo il record di doppie- doppie  di 28 in stagione (da freshman). Nonostante numeri da fenomeno puro, Micheal lasciava anche intravvedere problemi caratteriali non indifferenti e il suo passato scolastico ne era in qualche modo la prova. Nonostante tutto , un riluttante Riley lo scelse accendendo nuovamente l’ entusiasmo a Miami, convinta di aver trovato la spalla ideale di Dwyane Wade. A Miami si iniziò così  a sognare, venne organizzato addirittura un party in suo onore.
La preseason fu convincente, Beasley viaggiò con numeri importanti, esordendo con 16 punti in 20 minuti contro i Pistons e segnandone 21 ai Nets a Parigi. Ma il basket giocato ad Ottobre era ben diverso da quello di stagione regolare ed fu qui che iniziarono i primi problemi.
Michael iniziò a palesare evidenti limiti difensivi, mancanze e amnesie tattiche che facevano infuriare coach e compagni. Il minutaggio diminuì e Michael fu quasi sempre costretto a guardare la partita dalla panchina nell’ ultimo quarto. Nonostante le solite cattiverie gettate su un ragazzo di nemmeno 20 anni con tanti problemi, Michael dimostrò di essere un ottimo professionista almeno agli allenamenti e infatti fu proprio coach Spoelstra a manifestare apprezzamenti per l’ attitudine e l’impegno messi dal ragazzo indurante le sessioni di pratica. Tra un problema e l’ altro(niente di eccessivo comunque), la stagione giunse al termine con Michael che iniziò a mostrare qualche miglioramento, specie difensivo.
Sotto buoni auspici partì così in nuovo anno. I miglioramenti mostrati sul finire della precedente stagione e l’anno di esperienza, non poterono che rendere ottimisti staff tecnico e tifosi riguardo all’ esplosione definitiva di Michael. Purtroppo però non fu così.
Siamo ad Agosto e terribili foto apparse sul suo account Twitter, spingono la società a ricoverare Michael in una clinica a Houston, ufficialmente per problemi personali ma in realtà per curare depressione e dipendenza da marijuana . Dopo un mese di ricovero Beasley viene dimesso andando a prender parte al training camp insieme ai compagni. “Sono un uomo nuovo” furono le sue parole appena fuori dalla clinica. Il ricovero fece sicuramente bene al ragazzo dal punto di vista psicologico ma niente cambiò a livello tecnico, soliti problemi di concentrazione e di personalità che non gli consentirono il tanto atteso salto di qualità. La stagione se ne andò nella stessa identica maniera della precedente, sia per Michael che per la squadra.
Quello che successe dopo è storia recente
Michael Beasley è ora membro dei Minnesota Timberwolves, dove ha promesso impegno e voglia di dimostrare il suo vero valore e il perché del suo soprannome collegiale ovvero “Beastley”. Purtroppo noi tifosi Heat abbiamo dovuto osservare solo   “Beasy” ma in questi due anni solo un cieco non avrebbe potuto  ammirare gli sprazzi di talento del ragazzo, era impossibile non notare quanto talento grondava dalle mani di Beasley. Un sistema inadatto e problemi personali gli  hanno impedito di entrare nella storia della nostra franchigia ma per quanto mi riguarda, non gli hanno impedito di entrare nel mio cuore e ora quando assisterò ad una gara dei Wolves non potrò fare a meno di esclamare : Forza Michael!
Buona fortuna ragazzo.