giovedì 14 ottobre 2010

Vi racconto : Michael Beasley

non potevo non inaugurare il blog con uno dei miei giocatori favoriti
buona lettura


Michael Beasley : Storia di un ragazzo difficile


Quando nell’ “ormai lontano” 2008 i Miami Heat si ritrovarono con il record peggiore della storia della franchigia eguagliato (15-67), c’ era grande delusione per aver gettato al vento in maniera assurda una stagione nata con le acquisizioni di Rickie Davis e Mark Blount e continuata con i gravi infortuni dell’ intera squadra, prima O’Neal, poi Wade e infine Marion. Non meno delusa era la tifoseria per lo  sciagurato spettacolo al quale dovevano assistere con un all star D League a scendere in campo a prendere pallonate da chiunque.
C’ era però una fiammella, una speranza, non tutto il male viene per nuocere dopotutto. La speranza era data dal draft 2008, in particolare da due straordinari prospetti: Derrick Rose, prodotto di Memphis e nativo di Chicago e Michael Beasley da Kansas State. Quando poi la draft lottery assegno a Miami la 2° scelta, tutte le attenzioni si concentrarono sul prodotto nativo del Maryland vista la scontata scelta di Chicago di draftare il prodotto di casa.
Michael chiuse la stagione al college con cifre da capogiro : 25,7 punti a partita e 12,6 rimbalzi stabilendo il record di doppie- doppie  di 28 in stagione (da freshman). Nonostante numeri da fenomeno puro, Micheal lasciava anche intravvedere problemi caratteriali non indifferenti e il suo passato scolastico ne era in qualche modo la prova. Nonostante tutto , un riluttante Riley lo scelse accendendo nuovamente l’ entusiasmo a Miami, convinta di aver trovato la spalla ideale di Dwyane Wade. A Miami si iniziò così  a sognare, venne organizzato addirittura un party in suo onore.
La preseason fu convincente, Beasley viaggiò con numeri importanti, esordendo con 16 punti in 20 minuti contro i Pistons e segnandone 21 ai Nets a Parigi. Ma il basket giocato ad Ottobre era ben diverso da quello di stagione regolare ed fu qui che iniziarono i primi problemi.
Michael iniziò a palesare evidenti limiti difensivi, mancanze e amnesie tattiche che facevano infuriare coach e compagni. Il minutaggio diminuì e Michael fu quasi sempre costretto a guardare la partita dalla panchina nell’ ultimo quarto. Nonostante le solite cattiverie gettate su un ragazzo di nemmeno 20 anni con tanti problemi, Michael dimostrò di essere un ottimo professionista almeno agli allenamenti e infatti fu proprio coach Spoelstra a manifestare apprezzamenti per l’ attitudine e l’impegno messi dal ragazzo indurante le sessioni di pratica. Tra un problema e l’ altro(niente di eccessivo comunque), la stagione giunse al termine con Michael che iniziò a mostrare qualche miglioramento, specie difensivo.
Sotto buoni auspici partì così in nuovo anno. I miglioramenti mostrati sul finire della precedente stagione e l’anno di esperienza, non poterono che rendere ottimisti staff tecnico e tifosi riguardo all’ esplosione definitiva di Michael. Purtroppo però non fu così.
Siamo ad Agosto e terribili foto apparse sul suo account Twitter, spingono la società a ricoverare Michael in una clinica a Houston, ufficialmente per problemi personali ma in realtà per curare depressione e dipendenza da marijuana . Dopo un mese di ricovero Beasley viene dimesso andando a prender parte al training camp insieme ai compagni. “Sono un uomo nuovo” furono le sue parole appena fuori dalla clinica. Il ricovero fece sicuramente bene al ragazzo dal punto di vista psicologico ma niente cambiò a livello tecnico, soliti problemi di concentrazione e di personalità che non gli consentirono il tanto atteso salto di qualità. La stagione se ne andò nella stessa identica maniera della precedente, sia per Michael che per la squadra.
Quello che successe dopo è storia recente
Michael Beasley è ora membro dei Minnesota Timberwolves, dove ha promesso impegno e voglia di dimostrare il suo vero valore e il perché del suo soprannome collegiale ovvero “Beastley”. Purtroppo noi tifosi Heat abbiamo dovuto osservare solo   “Beasy” ma in questi due anni solo un cieco non avrebbe potuto  ammirare gli sprazzi di talento del ragazzo, era impossibile non notare quanto talento grondava dalle mani di Beasley. Un sistema inadatto e problemi personali gli  hanno impedito di entrare nella storia della nostra franchigia ma per quanto mi riguarda, non gli hanno impedito di entrare nel mio cuore e ora quando assisterò ad una gara dei Wolves non potrò fare a meno di esclamare : Forza Michael!
Buona fortuna ragazzo.


2 commenti:

  1. Ciao Beasy, bella descizione, mi hai fatto venire voglia di tifare per lui! xD

    Ps: Auguri per il blog!

    Joke

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